- Cusino – Monte Marnotto
- Cusino – Pidaggia
- San Bartolomeo – Monte Tabor
- San Bartolomeo – Cima Pianchette
- San Nazzaro – Monte Tabor - Pizzo di Gino
- San Nazzaro – Cima Verta
- Buggiolo – San Lucio
- Passo San Lucio – Camoghè
- Cavargna - Garzirola – San Lucio
- Anello delle cime sopra Cavargna
- Buggiolo – Sassi della Porta
- Sentiero delle quattro valli
- Sentiero dei Gauni
- Via del Ferro
- Alta via del Lario
Anello delle cime sopra Cavargna
Cavalcata entusiasmante in cresta su un tratto dell'Alta Via dei Monti Lariani che attraversa la Val Cavargna. Raggiunta la cresta alla Bocchetta della Tappa e il soprastante Motto della tappa ( 2074 m, detto anche Cima Verta Ovest) dopo una comoda mulattiera militare, è possibile percorrere l'alta via verso Est fino al Pizzo di Gino, oppure verso Ovest, con più saliscendi ma includendo un numero maggiore di cime: nell'ordine, dopo essere rientrati alla Bocchetta della Tappa, il Mottone della Tappa (2130 m, anche Cima della Valletta), il Monte Stabiello (2115 m, meno alto ma più imponente), la Cima della Segonaia (2068 m), il Monte Lungo (2132 m, detto anche Monte Grande o Vetta del Vallone). Volendo si può proseguire in piano includendo anche la Garzirola (2116 m). Essendo tutto il percorso esposto a Sud (anche lungo la cresta il sentiero rimane sempre leggermente su questo versante) il periodo tardo primaverile è tra i migliori.
Da Cavargna si deve raggiungere le frazioni di Vegna (1201 m). Conviene lasciare l'auto al piazzale antistante l'abitato di Finsué (si può proseguire fino a M.ti Collo ma la strada è davvero stretta e le possibilità di parcheggio molto limitate). Si attraversa quindi a piedi l'abitato di Finsué e si prosegue lungo la stradina asfaltata superando la frazione Dosso e quindi giungendo a Monti Collo. Superati i casolari di questa frazione, si prende la mulattiera militare che con alcuni tornanti porta ai casolari di Pianca. Si prosegue a destra in piano, si supera il torrente su un ponte e con altri tornanti si raggiunge l'Alpe Stabiello. La mulattiera, dal fondo fin qui erboso, è ora a tratti scavata nella roccia e dopo un ultimo strappo passa subito sotto la Bocchetta della Tappa, proseguendo fino in vetta al Motto della Tappa (la cima Est è leggermente più alta e raggiungibile in ulteriori 5 minuti in piano). Ridiscesi alla Bocchetta si supera un breve gradino roccioso e si prosegue in cresta verso Ovest lungo tracce di sentiero dell'Alta Via fino alla Mottone della Tappa. Si scende lungo la cresta SW un po' stretta perdendo circa 80 m di dislivello per poi risalire sul fianco opposto il bel crinale erboso che porta al Monte Stabiello, cima principale, ma di poco meno alta, dello spartiacque. Da qui con una bella traversata sempre in quota e leggermente sul fianco Sud della cresta principale, si supera il cocuzzolo del Segonaia e dopo facili roccette si raggiunge un colletto a ridosso del Monte Lungo, vetta più alta dello spartiacque, che si sale facendo attenzione per la cresta NE (con un'altra mezz'ora di cammino in piano volendo si può proseguire ancora fino al Garzirola ma poi bisogna ritornare di nuovo fin qui). Il rientro all'auto avviene rapidamente per l'evidente crestone erboso sudorientale del Monte Lungo che porta direttamente a Finsuè, tra erba, tracce di capre e sentieri in basso.
Difficoltà: EE/F
Dislivello: 1300 m
Tempi di salita: 7 ore l'intero giro