- Cusino – Monte Marnotto
- Cusino – Pidaggia
- San Bartolomeo – Monte Tabor
- San Bartolomeo – Cima Pianchette
- San Nazzaro – Monte Tabor - Pizzo di Gino
- San Nazzaro – Cima Verta
- Buggiolo – San Lucio
- Passo San Lucio – Camoghè
- Cavargna - Garzirola – San Lucio
- Anello delle cime sopra Cavargna
- Buggiolo – Sassi della Porta
- Sentiero delle quattro valli
- Sentiero dei Gauni
- Via del Ferro
- Alta via del Lario
Sasso della Porta
Il promontorio che separa la Val Rezzo dalla Val Cavargna, raggiunge la sua massima elevazione nel Monte Piazzola (1354 m), un’ ampia e poco rilevata cima sulla dorsale boschiva che degrada lievemente a SE, sull’Alpe Crisello. La dorsale che prosegue in questa direzione, dopo un tratto pianeggiante, si rialza rocciosa a formare i Sassi della Porta. Dalla Val Cavargna essi appaiono come due larghe gobbe erbose, rocciose sul profilo di cresta e separate da un intaglio poco profondo. Da S invece, si elevano con una parete rocciosa verticale, sopra i selvaggi pendii della Valle dei Corbatt. La via normale, riportata qui di seguito, aggira a S il Monte Piazzola, attraversa l’ampia dorsale boschiva e sale lungo il ripido, ma breve, versante N. L’itinerario è facile ma non essendoci alcun tipo di segnaletica, è riservato ad escursionisti esperti. La vetta è un sorprendente punto panoramico sulla Val Cavargna, sulle montagne che la coronano e sulla pianura fra i Laghi di Piano e di Lugano.
Località di partenza della nostra escursione è Dasio, località del paese di Val Rezzo, che possiamo raggiungere sia con la provinciale n. 10 della Val Cavargna che con la n. 11 della Val di Rezzo. Si puo' parcheggiare la macchina accanto a una fontana con una grande vasca rettangolare (1134 m) e alle rovine di una vecchia caserma delle guardie di Finanza. Dal parcheggio, tralasciando la stradina per il Passo di S. Lucio, si prosegue a piedi sulla strada asfaltata che scende a Buggiolo.
Dopo circa 80 metri la si abbandona e si prende a sinistra una stradina con il fondo in cemento che sale a mezzacosta, nei prati. Tranne il breve tratto iniziale ripido, la stessa prosegue poi sterrata e con moderata pendenza, in direzione SE. Poi torna ad essere di nuovo più ripida, passa in mezzo a due baite, qui ancora con il fondo cementato e poco sopra si addentra in una faggeta. Nel bosco compie un paio di tornanti e poi conduce in una radura, sull’ampia e pianeggiante dorsale della montagna, a circa (1290 m). A sinistra si potrà notare una prima baita dell’Alpe Crisello e a destra, una stretta e alta baita in sassi.
Proseguiamo passando accanto a quest’ultima costruzione, sempre lungo la dorsale pianeggiante. Poco più avanti la traccia della pista termina e allora, senza percorso obbligato e sempre in direzione SE, ci si addentra di nuovo nel bosco, sempre lungo l’ampia dorsale. Se non ci sono foglie sugli alberi, la nostra meta appare vicina, a circa 300 m di distanza, un poco spostata a S. Al termine del tratto pianeggiante, una breve discesa conduce proprio sotto il versante N dei Sassi della Porta. La vegetazione diventa ora meno fitta e si imbocca una traccia che sale trasversalmente, da destra a sinistra, il ripido ma facile pendio erboso. Dopo un paio di tornanti si arriva ad un intaglio sulla cresta, a sinistra (est) della vetta. La traccia prosegue sempre sul versante N, verso destra e poi sale ripida alla croce di vetta. Discesa come la salita.
Difficoltà: EE
Dislivello: 220 m.
Tempo totale di salita: 1 h
Alloggi e ristorazione: Crotto Funghetto