Associazioni
Corpo Musicale Santa Cecilia
Il Corpo Musicale S.Cecilia di San Bartolomeo Val Cavargna venne fondato nel gennaio 1963 da un gruppo di volonterosi guidati dall’allora parroco Don Alfredo Comi.Oltre alle difficoltà iniziali ci fu pure la partenza di alcuni musicanti per il servizio militare o per il lavoro all’estero o a Milano, ma la volontà di chi era rimasto nel gruppo e la pazienza del Maestro Antonio Cuccato (1898 - 1974) permisero di continuare il cammino intrapreso.
Successivamente sotto la guida del Maestro Giampiero Pigazzi (1944 - 1992) il Corpo Musicale ebbe uno sviluppo inaspettato. Venne rinnovato il repertorio, si partecipò a numerose manifestazioni e concorsi bandistici sia in Italia che all’estero, si costituì, inoltre, una scuola allievi, che tutt’oggi continua con una decina di ragazzi seguiti da maestri professionisti.
Nel 1992 l’improvvisa scomparsa del Maestro Giampiero Pigazzi a soli 48 anni, lasciò tutti nel dolore e nello sconforto, ma questo non ci fermò, anzi fu un motivo in più per continuare e per onorare la memoria del compianto amico e maestro.
Grazie alla comprensione e alla professionalità del Maestro Giuseppe Lancetti, riuscimmo a superare il difficile momento. Il Maestro Giuseppe Lancetti ci ha donato 24 anni di insegnamento (1993 - 2016), un lungo periodo svolto con disponibilità, pazienza, amicizia e competenza, un costante impegno, accompagnato dal fare il bene per la Banda, per i musicanti e per tutta la Val Cavargna. Così dal 01.01.2017 la Banda ha ricominciato un’altra e nuova avventura: la guida musicale è affidata ai Maestri Fabio Mazzacchi, Massimiliano Mazza, Giorgio Bari, con la collaborazione del Maestro e compositore Pietro Damiani, già Maestro della Civica Filarmonica di Lugano per 30 anni (1968-1997).
Contatti: corpomusicale.sanbartolomeovc@gmail.com
Gruppo Folcloristico Val Cavargna
Il Gruppo Folcloristico Val Cavargna, detto anche Costumi e Tradizioni della Val Cavargna, si è costituito nel 1997 per partecipare al 60° dell’Associazione Costumi Ticinesi, diventando in poco tempo un gruppo stabile e attivo di ben 75 soci che svolgevano e rappresentavano le tradizioni e le abilità artigianali e gastronomiche della valle, facendola conoscere non solo in tutta la Lombardia, ma anche in tutta Italia e all’estero. Per meglio rappresentare la valle nelle sue peculiarità e bellezze, lo statuto specifica che i soci che ne vogliano far parte, debbano provenire dai quattro paesi che la compongono. Questa nuova struttura ben organizzata e dinamica ha ridato slancio ed entusiasmo alla popolazione, che già era stata coinvolta dall’ Associazione Amici di Cavargna con la creazione del Museo della Valle, ma ora riviveva una nuova primavera indentitaria, consapevole di essere una delle ultime generazioni che poteva ancora affidarsi ad esperienze e ricordi diretti.
Accanto ai consensi, nel gruppo sorgeva comunque l’esigenza di svolgere anche la specializzazione rappresentata, così poco alla volta tutti i componenti, giovani e vecchi si misero ad imparare dai più esperti o dagli anziani della valle le tecniche di lavorazione del lavoro rappresentato.La prima lavorazione fu quella degli zoccoli: in paese vivevano ancora anziani capaci di ricavare comodi zoccoli da pezzi d’acero, tiglio o ciliegio, come pure si era mantenuto in buono stato il banco da lavoro che serve a fabbricarli: una panca con alzata detta “cavra”. Poi via alla ricerca del cuoio per le alette e alla ricerca di fettuccia per i lacci.
Nel frattempo altri cucivano scarpe di stoffa, altri ancora da esemplari autentici copiavano le bordure degli scialli che abbelliscono il corsetto del vestito femminile, altri si rivolgevano alle ultime sarte esperte della valle per la confezione del vestito, ricostruzione fedele agli originali rimasti.Si riscopriva così l’uso della lana di pecora non trattata e filata in valle per confezionare calde e confortevoli calze da donna, da uomo ed anche per i bambini. Dai comò comparivano quarti di foulard: erano quei quarti ricavati dai foulard delle spose. Era infatti tradizione che per la messa del matrimonio la sposa indossasse un grande foulard, di lana, a sfondo scuro, al cui bordo erano tessuti motivi floreali o rappresentanti frutta con frange tutt’attorno. Questo foulard era appoggiato sulla testa e ricadeva sui lati del viso ricoprendo parte del busto come un velo. Dopo il matrimonio la sposa lo tagliava in quattro parti e lo regalava alle figlie; in mancanza di figlie femmine alle nipoti. Difficilmente lo usava per sé. Di foulard ne possedeva più di uno: per la festa, per il lavoro, per i funerali “panet da condazion”, dove lo sfondo o i fiori rappresentati avevano il colore viola. Poi si raccolsero le foglie secche di faggio per riempire piccoli sacchi di canapa, che un tempo era coltivata e tessuta in valle, per farli diventare morbidi giacigli o materassi per le culle dei bambini.Fra le lavorazioni c’era anche quella delle castagne, naturalmente seccate nella “grà”.Visto che le uscite diventavano sempre più numerose e le castagne donate non erano sufficienti, si pensò, e questo lavoro continua tuttora, di fare una raccolta comune di castagne, di accendere una grà e di farle seccare ad uso esclusivo per le uscite del gruppo. Ogni componente sapeva riscoprire un’abilità nuova del lavoro nel quale voleva specializzarsi e dopo pochi anni entrarono a far parte del gruppo uomini capaci di confezionare gerle e cesti con vimini.Le donne riscoprivano i ricami e la confezione delle trapunte, i boscaioli cercavano in paese le seghe lunghe “troncon” per tagliare i tronchi e ricavarne assi per tetti e pavimenti, altri riscoprivano la gastronomia o il bucato.
La gastronomia occupa ancora oggi buona parte delle attività del gruppo e con i piatti tipici quali la matuscia, i voltadéi, la rsumada si conquistano i palati esigenti e golosi del pubblico.Si unirono i magnani, i contrabbandieri, si confezionarono, con il prezioso aiuto dell’arch. Belloni le divise di due finanzieri, con la divisa più bella: quella degli anni 1920 – 1930.Si trascrissero canti e scenette, fino a quel momento affidate alla sola memoria orale e si scoprì che anche in valle gli abitanti si divertivano con canti che esprimevano i sentimenti delle varie situazioni della vita o esorcizzavano paure arcaiche e nonostante la scarsità di mezzi si conosceva l’arte della recitazione e della commedia teatrale.Il tutto accompagnato dall’ immancabile fisarmonica.
Dal 1997 il gruppo ha animato con vari interventi tutta la Val Cavargna facendosi promotore di gemellaggi anche all’estero e partecipando ai raduni proposti da vari enti ed associazioni nelle province lombarde, in Italia e in Svizzera presentando con grinta ed allegria una Val Cavargna ricca di risorse e di storia.
Contatti: folcloristico.valcavargna@gmail.com
Amici di Cavargna
L'associazione Amici di Cavargna é nata nei primi anni Settanta a Cavargna grazie anche al contributo del compianto Don Federico Scanziani. Essa é un'associazione culturale che cerca di valorizzare le conoscenze delle antiche tradizioni valligiane ed in particolar modo di Cavargna.
Nella loro storia gli Amici di Cavargna hanno pubblicato vari libri sulle tradizioni popolari e continuano a studiare e a documentare gli antichi usi delle nostre zone svolgendo un lavoro preziosissimo e veramente meritorio. Inoltre l‘associazione gestisce il Museo della Valle. Collaborando a stretto contatto con la Chiesa, aiuta nella realizzazione di tradizionali feste di paese e della parrocchia stessa.
Tra gli eventi organizzati ci sono il Carnevale di Cavargna, e, spostandosi verso il Santuario, la festa di San Lucio il 12 luglio e la festa di San Rocco il 16 agosto, animando entrambe con un punto di ristoro.
Ad oggi, tra i vari membri, il presidente dell’associazione Amici di Cavargna è Adriano Delfante.
Contatto: museodellavalle.cavargna@
Pro Loco Turistica di San Bartolomeo V. C.
L’Associazione Pro Loco Turistica di San Bartolomeo è uno associazione di amici di San Bartolomeo e non solo che hanno amore per il proprio comune e per la propria Vallata. Il presidente è Nilo Pozzi.
Da anni l’associazione si occupa di “movimentare” il periodo estivo con sagre e serate danzanti presso il proprio centro in Via degli Alpini. Un'altra grande passione è lo sport, infatti durante l’anno si realizzano ben due tornei di bocce nel vicino bocciodromo comunale e ben due tornei di Calcio a 6 (uno per ragazzi dai 9 ai 12 anni e l’altro per adulti) nel campo sportivo comunale ed un torneo di Volley.
Ormai da alcuni anni viene organizzata la tradizionale festa di Oggia. Si collabora con tutti gli enti e le associazioni presenti in Valle allo scopo di realizzare eventi e attività a favore della comunità e si partecipa attivamente alla raccolta fondi per sostenere numerosi associazioni come AIRC, Telefono Azzurro, Croce Azzurra etc.
Ultime opere realizzate sono una cartina turistica del comune situata in piazza a San Bartolomeo , la sistemazione “dell’Omett Magn” denominato più popolarmente “del Poci” e la realizzazione di una bellissima area di sosta in Via Panoramica.
Contatti utili: Numero presidente 338 6717305, indirizzo email: prolocosbartolomeovc@tiscali.it
Gruppo alpini di San Bartolomeo Val Cavargna
Il Gruppo Alpini di San Bartolomeo Val Cavargna fa parte dell’Associazione Nazionale Alpini – Sezione di Como ed è stato fondato nel maggio 1962 da circa un’ottantina di soci che avevano prestato il servizio di leva nei reparti alpini. Il Capogruppo era Caneva Dario che ha svolto il suo incarico per 49 anni a cui è succeduto Battaglia Manuele (attualmente in carica).
Fin dalla sua fondazione il gruppo ha sempre cercato di svolgere un servizio nelle varie occasioni sia di festa e in caso di necessità o emergenze per la comunità di San Bartolomeo e anche in ambito sociale nelle varie realtà sia a livello locale che nazionale (Comune, Parrocchia, Associazioni comunali, Anffas, Colletta Alimentare, Protezione Civile ecc.).
Interpretando lo spirito alpino ogni volta che viene richiesto la loro collaborazione i soci cercano sempre di essere presenti e con le loro diverse professionalità danno un aiuto nelle varie situazioni…… e quando c’è da far festa sicuramente loro ci sono.
Con la sospensione della leva obbligatoria purtroppo non si è avuto un ricambio generazionale ma comunque i soci rimasti (circa una quarantina) portano avanti il loro impegno per la comunità, la quale si dimostra sempre grata del loro operato.
Indirizzo email: sanbartolomeovalcavargna.como@ana.it
Amici di Rus
L’associazione Amici di Rus APS - ETS nasce ufficialmente nel 2014 con lo scopo di riportare in vita la tradizionale festa del monte di Rus di Vora, sospesa per diversi anni e risalente all’incirca agli inizi degli anni 80 con la costruzione della cappella dedicata alla Madonna Regina dei monti, che dal promontorio sovrastante protegge il piccolo abitato.
Nata grazie al contributo di un giusto mix di volenterose persone, giovani e adulti abitanti del monte, spinti dall’amore per il proprio monte e con la volontà di rivisitare la festa in chiave moderna, l’associazione “Amici di Rus” si occupa ogni anno dell’organizzazione e della gestione della stessa, collaborando con un gruppo di simpatizzanti che forniscono un prezioso contributo (enti, associazioni, volontari…).
Forte di questo grande spirito di cooperazione che contraddistingue la Valle e tutti i suoi enti, l’associazione è attiva anche nella collaborazione per la realizzazione di altri eventi e sagre.
L’associazione Amici di Rus propone ogni anno, in occasione della festa, piatti tipici e l’utilizzo di prodotti locali, con lo scopo di promuovere la gastronomia e le aziende del territorio locale e limitrofo.
La festa di Rus generalmente si svolge nel secondo fine settimana del mese di luglio.
Il Presidente dell’associazione è Mattia Bari.
Pagina Facebook: Festa di Rus
Parrocchia di Cusino
La Parrocchia di Cusino che fa parte della Comunità Pastorale di San Lucio, in concomitanza con alcune feste religiose, organizza eventi in piazza o nei locali che il comune mette a disposizione. Essa conta sulla collaborazione di numerosi volontari giovani e meno giovani che danno il loro attivo e gratuito contributo nell’organizzazione delle feste . Il ricavato è tutto devoluto al sostegno delle spese ordinarie e alla manutenzione delle quattro chiese della Parrocchia.
Ogni anno le feste che si celebrano abitualmente vengono arricchite con varie manifestazioni culturali, religiose e tipiche. Per la ricorrenza della festa della mamma viene allestito un mercatino di confezioni floreali, a giugno è la festa del patrono: San Giovanni Battista. Particolarmente sentita, e’ invece, la devozione alla Madonna della Salute nell’omonimo Santuario in località Malè.
A Sant’ Ambrogio è dedicata la Chiesa all’inizio della Valle dove ogni seconda domenica di settembre si festeggia in allegria. Giovane e allegra la festa “bavarese” proposta negli ultimi anni da un gruppo di giovani. In prossimità delle feste natalizie viene proposto un mercatino di prodotti artigianali e una mostra di presepi per le vie del paese.
contatto email: v.c.parrochie@gmail.com
Associazione Genitori
L’Associazione Genitori dell’Istituto Comprensivo di Porlezza è nata ufficialmente venerdì 30 Ottobre 2015 e rappresenta i genitori degli alunni che frequentano le Scuole dell’Infanzia, le Scuole Primarie e le Scuole Secondarie di I grado dell’Istituto Comprensivo di Porlezza di cui fanno parte anche le scuole della Val Cavargna.
L’Associazione ha finalità educative, formative, sportive, culturali e ri- creative. Si desidera individuare e approfondire il bene e l’interesse degli alunni sotto il profilo fisico, psicologico, sociale, educativo ed etico. Non solo, l’Associazione sostiene la responsabilità educativa dei genitori nei confronti della scuola e dei problemi posti dall’ambiente sociale in cui i nostri figli vivono.
Per più informazioni, consultare il sito: www.agecomprensivoporlezza.it
I Lingeron
I Lingeron sono una compagnia teatrale locale che propone divertenti commedie dialettali. Nascono nel 2007 con lo scopo di raccogliere fondi da inviare ad una Missione in Bolivia e, da allora, portano in scena annualmente uno spettacolo, incoraggiati da un pubblico sempre molto partecipe e caloroso.
Attualmente la compagnia è composta da 15 donne allegre e ridanciane e da un solo uomo ardito, tutti provenienti dai quattro paesi della Valle. Le loro commedie, ideate e scritte da una componente del gruppo, si ispirano alla quotidianità e trattano argomenti semplici, leggeri, adatti ad un pubblico diversificato.
Il loro obiettivo è quello di divertirsi, divertire e soprattutto rendersi utili, infatti il ricavato delle serate è da sempre destinato in beneficenza
ASD Cusino
L'ASD Cusino nasce nel 2008 ed è presieduta dal Patron Oscar Pedrazzani. I colori sociali sono il verde/arancione/blu e lo stemma raffigura gli “OLOC” di Cusino il piccolo paesino situato alle porte della Val Cavargna. La formazione fin dal 2008 si è stabilita in maniera fissa nel campionato di Serie B per essere ripescata l'ultima stagione in Serie A la massima serie del campionato Provinciale CSI.
I ragazzi di Cusino si allenano e disputano le partite casalinghe presso il centro sportivo di San Pietro Sovera di Carlazzo.
Di grande rilievo per gli Oloc e'stata la fantastica avventura in Coppa Lario nella stagione 2018-19 che ha visto il Cusino arrivare in fondo alla manifestazione, giocandosi alla grande il trofeo contro i giganti della ZEQUIRI COSTRUZIONI (Campioni Nazionali) concludendo un match sensazionale che li ha visti addirittura in vantaggio per 3 reti a 1 per poi farsi recuperare nel finale 4-5.
ASD Piano e Valli
Ecco la storia di questo sodalizio sportivo. Nell’anno 1999 tre giovani amici venuti dal sud e che qui lavoravano come finanzieri e carabinieri e di cui è doveroso citare i nomi, Chiarappa Matteo, Minetti Marco e Tartaglia Gianni, in collaborazione con l’Associazione AMICI DEL PIANO a tutt’oggi un punto d’appoggio essenziale per la società, hanno pensato di avviare il progetto Piano e Valli. I colori societari sono il rosso e blu, che sono i colori dell’arma dei carabinieri.Avendo a disposizione il magnifico campo sportivo del Piano e primo sintetico della zona, hanno coinvolto i ragazzini sia del comune di Carlazzo che quelli della Val Cavargna. A settembre del 1999 si sono trovati con una cinquantina di bimbi desiderosi di giocare e divertirsi.Nel febbraio del 2002 viene di fatto costituita la S.S. Piano e Valli e a settembre 2003 c’è l’affiliazione con CSI di Como. Da qui iniziano i campionati di calcio a7 e di polisportivo zona lago che portarono anche numerosi successi.Negli anni a seguire nasce anche la scuola calcio e la squadra maggiore degli Open (under 18/20) mentre nel 2005, su iniziativa di alcune mamme, vengono fondate le squadre di polisportivo volley e mini-volley. Da qui vengono iscritte oltre alle suddette squadre anche quelle per le categoria ALLIEVI e RAGAZZI. Si è riuscito con una raccolta fondi a fornire tutte le strutture di defibrillatori.Dopo un breve periodo di crisi di tesseramenti si è tornati negli ultimi anni a crescere, raggiungendo l’apice dei consensi nel 2016, BEN 130 TESSERATI tra scuola calcio, minivolley, volley, due squadre di polisportivo calcio under 12, due squadre di allievi a7 e la squadra maggiore degli open under 18. E’ nata nel frattempo una collaborazione con la squadra under 12 del Rapid Lugano con cui si son disputati alcuni match amichevoli.L’under 12 ha partecipato alla prima fase cittadina del torneo nazionale Gazzetta Cup per le squadre giovanili e hanno fatto parte alla bella avventura a Cesenatico per un Torneo di tre giorni organizzato dal CSI nazionale.Inoltre il 30 aprile 2016 a San Bartolomeo Val Cavargna, la società PIANO E VALLI ha organizzato la FESTA FINALE del XXI° Torneo Polisportivo Lago 2015/2016 con la disputa dell’ultima giornata di campionato e relative premiazioni un evento eccezionale realizzatosi con la preziosa collaborazione con i vari enti locali.Per due anni alcuni team di ragazzi hanno avuto l’onore di essere ospitati dalla società Calcio Como ad assistere ad una partita di calcio di campionato allo stadio Giuseppe Sinigaglia di Como.L’ultima bellissima novità in ordine di tempo è la nascita di due anni fa, della squadra femminile di calcio a 7 che partecipa al campionato CSI.
Per info: pianoevalli@yahoo.it
Ride in V.C.
In molti passeggiando per sentieri e boschi della Valle si son chiesti cosa fossero dei trampolini alti anche tre metri e delle bizzarre paraboliche realizzate in legno che intersecano i vari sentieri sfruttando dei pendii molto importanti. Be questi non son altro che i Trail di discesa che una decina di giovani amici appunto i “RIDE in V.C.” dal 2019 si son inventati realizzando dei veri e propri tracciati tra salti, curvone e discesone pazze che dribblano faggi.
Un grande lavoro per i ragazzi che oltre alla realizzazione e lo studio di tutto ciò periodicamente pensano alla manutenzione dei tracciati, alla pulizia con dei soffiatori ed allo sviluppo di nuove divertenti e sempre più tecniche discese pazze.
Ufficialmente son 4 i trail e di seguito li descriviamo:
Trail 1 “The Boar” – da localita’ Coren San Bartolomeo V.C. a San Bartolomeo V.C. abitato;
Trail 2 “Sass” – dalla pineta di San Nazzaro V.C. al piazza Pinchin di San Nazzaro;
Trail 3 “Schiapparelli” – da localita’ Buscur San Bartolomeo V.C. a localit’ Pont Ross;
Trail 4 “Oggia” – da localita’ Oggia a localita’ Pont Ross
I trail son aperti a tutti ed in futuro il gruppo di amici stanno provvedendo di segnalarle in maniera adeguata con della cartellonistica apposita ma per qualsiasi info contattare email: curtifilippo671@gmail.com e per cellulare 3495573762
Esiste anche la pagina instagram: rideinvc per sbirciare le pazze discese girati con gopro.
Gruppo Pescatori
Gruppo Cacciatori Val Cavargna
Il gruppo dei cacciatori (circa 100 persone) della Val Cavargna è diviso in 4 sezioni, una per paese, e fanno parte del Comprensorio Alpi Comache. Oltre all'attività venatoria i soci si occupano di pulizia e ripristino sentieri, recupero pascoli e habitat naturali.
Gruppo alpini di Cavargna
Nel 1985 nasce il gruppo alpini di Cavargna. Il fondatore è stato l’alpino Capra Lorenzo, venuto a mancare nel 2007, di lui rimane la sua simpatia e il suo alto esempio di fedeltà ai valori e alle tradizioni che contraddistinguono il corpo degli alpini. Nel 2006 dovette lasciare l’incarico che fu poi affidato a me.
Il nostro piccolo paese di montagna vive oggi un momento speciale della propria storia, delle sue tradizioni, tradizioni che sicuramente gli alpini con il loro contributo sapranno valorizzare e gelosamente custodire per far crescere e ravvivare la vita sociale del paese, specialmente per favorire attraverso stimoli forti e positivi un’attiva partecipazione alla vita comunitaria da parte delle giovani generazioni. Per questo dobbiamo tenere alto il nostro morale e le nostre bandiere, cantare sempre le nostre canzoni e gridare forte sulle piazze del mondo la nostra gioia di vivere al servizio del prossimo, per il bene di tutti.
IL CAPO GRUPPO CAPRA GIUSEPPE